L’elegante modulo disegnativo operato a fitte maglie esagonali scaturisce dalla tangenza degli elementi gigliati incorniciati dalle insolite spighe alternati ad altrettanti motivi stilizzati dove, però, sono riconoscibili due piccole melagrane.
Il decoro in esame permette di inserire il tessuto entro quella produzione serica tardo cinquecentesca tipologicamente definita a maglie realizzate in numerose varianti, ma sempre con un’impostazione studiata e calibrata dei moduli.
Tra le stoffe censite in Sicilia, si può accostare il parato del Museo Diocesano con quello del XVII secolo proveniente dalla Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta e oggi alla Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis (cfr. E. D’Amico Del Rosso, I paramenti..., scheda n. 27, 1997, p. 80). Note: interessanti confronti si possono fare con due tessuti simili custoditi rispettivamente nel Museo di Prato e nel Museo di Montemarano, realizzati in damasco bicolore (cfr. L. Portoghesi, Catalogo parati..., 1992, p. 103) (R. Civiletto; M. Vitella)