"Il vaso baccellato, spesso biansato, con fiori e foglie che fuoriescono dalla stretta gola con labbro svasato \u00E8 un elemento decorativo costante nei tessili prodotti tra la fine del XVI e la prima met\u00E0 del XVII secolo. Compare ora all\u2019interno di maglie ovali pi\u00F9 o meno stilizzate, ora come motivo isolato, ma anche, come nel caso in esame, disposto secondo teorie continue alternato a bouquets. Qui l\u2019elemento figurativo, pur nelle sue stilizzazioni, \u00E8 trattato con cura iconografica e chiara leggibilit\u00E0. Si nota, rispetto a quanto avveniva nel XVI secolo, un cambiamento della resa formale dei motivi fitomorfi che qui sembrano risentire della riproduzione di specie botaniche ritratte in pittura dal vero che per tutto il XVII secolo sar\u00E0 il soggetto principale di quel \u201Cgenere\u201D chiamato Natura Morta. La soluzione disegnativa che si nota nel damasco verde del paliotto dell\u2019ultimo quarto del XVI secolo della parrocchiale di San Pietro di Miasino in provincia di Novara (cfr. F. Fiori, scheda n. 54 in I tessili nell\u2019et\u00E0..., 1994, pp. 324-326) potrebbe essere considerata un\u2019anticipazione dello sviluppo in orizzontale dell\u2019elemento vasiforme, sebbene ancora l\u2019anfora fiorita, disposta a cadenza fissa, sia ancora inclusa entro maglie. (R. Civiletto; M. Vitella)"@it . . . .