cm 51cm 42 x 50; numero dei campi: 1 campo; tipo di campo: a ritornoil tessuto presenta uno schema compositivo piuttosto diffuso riprodotto, a partire dalla seconda metà del XVI secolo, secondo le più aggiornate novità del momento. Nel caso in esame la geometrizzazione delle cornici che danno vita ad un sistema di maglie romboidali e la presenza di motivi rocailles orientano a considerare cronologicamente l’opera come prodotto del secondo Settecento.
È documentata una vasta produzione di damaschi classici, dai moduli disegnativi analoghi a quello termitano, presso la Fabbrica Imperiale di Firenze dove tra il 1766 e il 1848 vennero realizzati molti tessuti, che servirono per confezionare i paramenti sacri delle cappelle private dei siti del Granducato di Toscana, e anche tante stoffe per tapezzarne gli ambienti (R. Orsi Landini, La produzione…, in I paramenti sacri…, 1988, p. 21). Una pianeta di Palazzo Pitti di Firenze, proveniente dalla Villa di Castello (Eadem, schede n. 50, in I paramenti sacri…, 1988, pp. 112-113), presenta una partitura dei registri decorativi simile a quella dell’opera della Maggior Chiesa di Termini Imerese. Lo stolone e realizzato con una pezza in gros de Tours marezzato di recente fattura. (R. Civiletto; M. Vitella)1 trama, di fondo, seta, 3 capi, STA, colore azzurro (2 capi), rosaceo (1 capo)
Scalinatura: 2 trame
Riduzione: 26 trame al cmimpostazione a rete di grandi maglie romboidali definita da cornici a festoni di fiori, foglie e con piccole rocailles nei punti di tangenza. All’interno delle maglie sono racchiusi bouquet che nascono da una coppia di rocailles specularifondo in raso da 5 faccia ordito, diffalcamento 3, prodotto da tutti i fili di fondo e da tutte le trame di fondo. Opera in raso da 5 faccia trama, diffalcamento 21 ordito, di fondo, organzino di seta, 2 capi, STA, colore azzurro
Scalinatura: 6 fili
Riduzione: 100 fili al cm