used
| - 53 cm senza cimose. (it)
- cm 39 x 53; numero dei campi: 1; tipo di campo: a ritorno. (it)
- 3 trame; I di fondo, seta, X capi, S, colore avorio; II lanciata, argento filato avvolto su anima in seta, 2 capi, S, colore bianco, doppia; III broccata, seta, 2 capi, S, nei colori: verde brillante, verde malva, verde acido, violetto, celeste, avorio, amaranto, rosa chiaro.Scalinatura: 1 passata; Riduzione 22 passate al cm (it)
- motivo ad andamento verticale con impostazione speculare. Lungo un asse centrale, si susseguono movimentate composizioni di papaveri tra cespi di foglie, che reggono vasi baccellati da cui origina un mazzo di rose; affiancano la composizione, disposti simmetricamente, trombe e tamburelli a cui si intrecciano rami fioriti. (it)
- fondo in taffetas prodotto da tutti i fili di fondo e da tutte le trame di fondo. Disegno descritto da una trama lanciata metallica e da numerose trame broccate policrome, tutte legate al dritto in diagonale 3 lega 1 direzione S, da un terzo dei fili prelevati dal fondo. Si evidenziano effetti berclés (it)
- 1 ordito, di fondo, organzino di seta, 2 capi, S, colore bianco. Scalinatura: 4 fili; Riduzione: 60 fili al cm. (it)
- Provenienza: ignota; Il virtuoso effetto luministico che scaturisce dal fondo argenteo rende più vivace il modulo disegnativo dell’ornato, di per sé gia particolarmente brioso. Il tessuto è un interessante esempio delle tante varianti realizzate, durante la prima metà del Settecento, dell’interpretazione ad effetto pittorico dell’elemento vegetale. Il modellato delle singole forme delle diverse infiorescenze è reso attraverso la tecnica del point rentré inventata da Jean Revel a Lione, tessitore e disegnatore di questa tipologia di stoffe che presero il suo nome. La presenza delle anfore e delle trombe, ma soprattutto l’alta qualità della tessitura, fanno ritenere l’opera di fattura francese. Anche in Italia si soleva riprodurre tali ornati, privilegiando l’elemento floreale costruito ad ampi rapporti, come si può notare in due pianete dell’ Abbazia benedettina di San Martino delle Scale (cfr. R. Civiletto – M. Vitella – S. Lanuzza, schede nn. 19 – 20, in L’eredità di …, 1997, pp. 220 – 222). (R. Civiletto; M. Vitella) (it)
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